| Roma e Villetta Barrea, 28 novembre 2025 – È situata all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo la storica centrale idroelettrica di Villetta Barrea, creata nel 1910 e rigenerata nel marzo 2024 da EnergRed per diventare la prima nZEC, Near Zero Energy Community, d’Italia.
A diciotto mesi dal rilancio, i risultati raccontano una storia di energia, innovazione, partecipazione e rispetto per il territorio: la centrale ha prodotto oltre 633.500 kWh di energia da fonte rinnovabile, evitando l’emissione in atmosfera di circa 200 tonnellate di CO₂, con un valore pari all’assorbimento di 10.000 alberi in un anno.
La storia della centrale è lunga e complessa. Inaugurata nel 1910, smette di funzionare durante la Seconda Guerra Mondiale a causa delle distruzioni provocate dai tedeschi. Enel la rimette in funzione nel 1952, ma negli anni ’60 subisce un nuovo stop. Un ulteriore tentativo di rilancio avviene nel 1995, ma l’alluvione del 2015 la mette definitivamente fuori uso, lasciandola in stato di abbandono e degrado.
Nel 2023 l’amministrazione comunale torna a crederci, e grazie all’intervento di EnergRed – nell’ambito del suo programma di recupero di impianti storici dedicati all’energia rinnovabile – la centrale ha potuto tornare operativa attraverso un attento lavoro di revamping: il tutto realizzato in una collaborazione virtuosa pubblico-privato che ha dato nuova linfa all’intero territorio, sancita anche dalla partecipazione corale dei cittadini al libro fotografico Acqua Corrente.
“A un anno e mezzo dal rilancio, la nostra ‘centralina’, come è da sempre chiamata dai cittadini, è diventata il nostro fiore all’occhiello” racconta Giuseppina Colantoni, Sindaco di Villetta Barrea. “Siamo riusciti a trasformare quello che era l’onere di gestione di un impianto del genere, per via della complessità tecnica e ingegneristica che comporta, in un vantaggio competitivo straordinario e in un bene per l’intera comunità.”
Aggiunge Moreno Scarchini, CEO di EnergRed: “La rinascita della centrale di Villetta Barrea è per noi uno dei progetti più significativi e di cui andiamo più orgogliosi, non solo per l’impatto ambientale positivo ma anche per l’armonia con cui quest’opera storica è incastonata nel territorio. In Italia esistono oltre 4.600 centrali idroelettriche di cui una parte non più operative: rilanciarle con modelli pubblico-privati e trasformarle in Comunità Energetiche Rinnovabili significa dare nuova vita a luoghi incantevoli e rispondere concretamente alle sfide della transizione energetica.”
L’intero percorso è stato reso possibile grazie a un modello fondato su innovazione e sostenibilità, che ha reso i cittadini protagonisti.
Questo approccio è parte integrante del metodo Care&Share di EnergRed: un modello per produrre energia locale, a chilometri ed emissioni zero, che permette ai cittadini di usufruire dei vantaggi senza affrontare costi diretti, contribuendo attivamente a un futuro più equo, sostenibile e partecipato. |