

Padova– Con la sentenza n. 1234 depositata l’8 settembre 2025, il Tribunale di Padova ha respinto l’opposizione proposta da Inwit S.p.A., primario Tower Operator italiano, contro un decreto ingiuntivo emesso in favore di Ponte San Nicolò, comune veneto della provincia, per il mancato pagamento dei canoni di locazione relativi ad aree utilizzate per l’installazione di antenne.
La vicenda riguarda la pretesa della società di corrispondere un canone annuo di circa 800 euro, in luogo di quanto stabilito nei contratti sottoscritti con l’amministrazione locale, sostenendo che le limitazioni previste dal Testo Unico sulle Telecomunicazioni si applicassero anche a tali fattispecie.
Il Tribunale ha chiarito che la disciplina invocata da Inwit si applica esclusivamente “ai soli impianti localizzati su beni demaniali o del patrimonio indisponibile” e che il Comune, nel caso di specie, “non ha concesso il bene per l’esercizio indiretto di un proprio servizio pubblico”.
Particolarmente significativa la precisazione secondo cui l’attività di telefonia non può essere equiparata a un servizio pubblico, trattandosi di servizi erogati da società a scopo di lucro, con tariffe soggette a logiche di mercato e non calmierate. Alla luce di tali argomentazioni, il Giudice ha confermato la validità del decreto ingiuntivo, rigettando integralmente l’opposizione di Inwit e affermando che “le parti hanno liberamente concordato il canone di locazione e l’inadempimento al pagamento dei canoni è incontestato”.
La decisione, che riguarda somme superiori ai 230.000 euro, stabilisce un principio di particolare rilievo per i rapporti tra amministrazioni comunali e gestori di infrastrutture di telecomunicazioni: i canoni pattuiti nei contratti restano vincolanti e non possono essere unilateralmente ridotti invocando normative di settore.
Il Comune è stato assistito sul piano legale dallo Studio Casa & Associati, con un team guidato dal partner Giovanni Ferasin insieme all’avv. Chiara Rossato. “Si tratta di una pronuncia importante” sottolinea Giovanni Ferasin, partner di Casa & Associati, “perché riafferma un principio di certezza nei rapporti contrattuali e tutela le amministrazioni locali, che non possono vedersi imporre riduzioni arbitrarie dei canoni. È un precedente di rilievo per i Comuni italiani, chiamati sempre più spesso a confrontarsi, e non solo, con grandi operatori delle telecomunicazioni.”