| Roma, 10 novembre 2025 – E’ stata presentata in questi giorni la configurazione del primo Nodo Energetico Locale di Settebagni, comune strategico a nord della Capitale, punto di connessione tra il tessuto produttivo locale e le principali direttrici della mobilità romana e sede principale di EnergRed, prima ESCO Italiana a rendere l’energia un asset per le imprese ed un valore condivisibile con le comunità. Un primo piccolo passo di un programma che già vede 3,6MWp di impianti fotovoltaici in esercizio, dedicabili immediatamente all’autoconsumo diffuso ed alla condivisione dell’energia.
I risultati già ottenuti e le prospettive future – di un contesto locale che scalpita per sostenere una nuova crescita a ritmi industriali – sono dovuti al modello unico basato sul principio della libera condivisione: EnergRed continuerà ad investire nella realizzazione di nuovi impianti per metterli a disposizione della CER come produttore terzo, senza costi fissi per l’associazione e lasciando ai membri consumatori e/o prosumer circa 68€ per ogni MegaWattora di energia condivisa. Inoltre continuerà a fornire i software di gestione occupandosi della gestione amministrativa e istituzionale della nuova CER.
Alla comunità, solo la responsabilità di condividere i principi associativi e tramutarli in azioni concrete per i territori: dal contrasto alla povertà energetica sino alle borse di studio o al sostegno all’innovazione ed all’imprenditoria giovanile.
Racconta Moreno Scarchini, CEO di EnergRed: “Il nostro modello è la dimostrazione che le CER sono un’opportunità di una trasparente e concreta collaborazione tra operatori del settore, imprese e cittadini per il progresso di tutti i soggetti coinvolti”.
I sei impianti già attivi creati da EnergRed in questi anni, due al Nord in provincia di Padova e Verona, uno al Centro in provincia di Frosinone, e tre al Sud nelle province di Lecce e Taranto, immetteranno in rete circa 4,3GWh/anno di energia (l’80% della produzione totale, parte della quale sarà auto-consumata in loco) mettendola a disposizione dei rispettivi Nodi Energetici Locali e dei loro consumatori associati: considerando un target di condivisione del 70% questo porterà a condividere con gli associati circa 200mila euro all’anno per 20 anni, potendo coinvolgere fino a mille nuclei familiari.
Continua Scarchini “Care&Share ETS rappresenta probabilmente la più grande esperienza CER del nostro Paese, presente e mi auguro futura, facilitata dal contesto normativo più evoluto e virtuoso di tutto il panorama europeo, in grado di premiare coloro i quali sono veramente attenti ad uno sviluppo distribuito delle rinnovabili bilanciato e vicino alle esigenze energetiche, ambientali e sociali dei territori”.
Secondo l’Electricity Market Report 2025 dell’Energy&Strategy del Politecnico di Milano, di cui EnergRed è partner, le configurazioni CACER in Italia non superano i 100MWp su 5GWp di contingente da raggiungere entro fine 2027.
EnergRed sì è posta l’obiettivo di contribuire in modo significativo al miglioramento dei risultati ad oggi monitorati, come spiega Scarchini: “Siamo convinti che la nostra CER Nazionale, grazie ad una politica di gestione trasparente, assenza di costi e volontà di generare impatti concreti, ha la possibilità di raggiungere grandi traguardi nel prossimo futuro: la formula è semplice, fare sistema tra reti di cittadini, associazioni territoriali ed imprenditori illuminati. Per questo motivo abbiamo anche siglato una partnership con importanti stakeholder, come il network di EcoFuturo, l’associazione Sannio Valley, e il KyotoClub. E’ una vera e propria chiamata a mettere in comune i propri consumi”. |