Milano – HubSpot, multinazionale americana fondata nel 2006 da Brian Halligan e Dharmesh Shah al Massachusetts Institute of Technology (MIT), nata con l’obiettivo di offrire alle aziende soluzioni per crescere online, oggi è diventato un colosso che, attraverso moduli specializzati, collega numerosi strumenti di marketing, vendita e assistenza clienti, un potente CMS a un database CRM unificato che amplifica la conoscenza del cliente. Sempre più aziende la scelgono per le sue funzionalità integrate, per la semplicità d’uso e la velocità di adoption, e per la possibilità di espandere le capacità della piattaforma tramite soluzioni sviluppate dai partner: il 90% dei clienti utilizza almeno un’applicazione dell’ecosistema, e oltre la metà ne integra cinque o più.
Sono proprio queste app, destinate a far crescere il business dei clienti HubSpot, che permetteranno anche ai partner della multinazionale americana disseminati nel mondo di registrare nel 2025 un incremento medio del fatturato del 44% rispetto al 2024. Ma non solo. Nell’ultimo rapporto di IDC si evidenzia che entro il 2028 il fatturato globale generato dai partner sarà pari a 30 miliardi di dollari. La creazione di soluzioni incentrate sull’AI guiderà ben il 33%—ovvero 10,2 miliardi di dollari – di questa crescita.
L’AI e i dati unificati: due fattori chiave giocheranno un ruolo nella creazione di questo valore
Ciò che è interessante è che si sta assistendo a una convergenza di servizi e app in quello che viene definito mercato delle “Agentic Solutions“, ovvero soluzioni basate su agenti AI intelligenti ed autonomi, capaci di supportare flussi operativi complessi. Per i partner specializzati nello sviluppo di soluzioni significa lavorare con i clienti di HubSpot per costruire agenti su misura capaci di risolvere problemi specifici e progressivamente più complessi.
Gli agenti costruiti su HubSpot sono supportati dalle informazioni raccolte in CRM. L’accesso a dati puliti, connessi e azionabili sarà fondamentale per accelerare le capacità degli agenti ed avere un impatto significativo sull’esperienza dei clienti e le performance aziendali. Per realizzare il loro pieno potenziale, le aziende clienti hanno anche bisogno delle informazioni e dei dati nascosti dietro a email, chiamate e altri documenti che sono di difficile accesso. Questi sono quelli che vengono definiti dati non strutturati, che ad oggi rappresentano l’80% delle interazioni con i clienti. Il sistema sviluppato da HubSpot – grazie alle app e agli strumenti che i partner stanno mettendo a disposizione – sta rendendo i dati non strutturati potenti ed azionabili quanto i dati strutturati, perché il CRM possa comprendere ciò che i clienti dicono, non solo ciò che cliccano.
Per costruire questo futuro, HubSpot, unitamente con i suoi partner, sta inserendo l’AI in ogni modulo della piattaforma. Questo approccio, alimentato dalla strategia di dati unificati che combina dati strutturati e non strutturati, permette ai clienti di HubSpot di crescere più rapidamente e competere comunque a livello globale. E la recente acquisizione di Frame AI, piattaforma specializzata nell’analisi di conversazioni e feedback dei clienti, – spesso in forma non strutturata – accelera questa visione. |